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Il mercato del private equity ha rallentato leggermente il proprio ritmo nell’ultimo mese, probabilmente anche in seguito all’intensa attività registrata a ottobre, rilevando 24 nuovi investimenti nel mese di novembre, rispetto ai 43 dello stesso periodo del 2023.
Nonostante questo rallentamento, i primi undici mesi del 2024 mostrano un risultato complessivo superiore rispetto allo stesso periodo del 2023, con 379 operazioni annunciate contro le 370 dell’anno precedente. Questo dato rappresenta il secondo miglior risultato dell’ultimo ventennio, superato solo dal record del 2022. Ad ottobre, le operazioni di buyout hanno dominato, rappresentando l’83% dei deal totali, accompagnate da due operazioni di capitale per lo sviluppo.

Gli add-on, ovvero le operazioni di aggregazione aziendale, hanno costituito il 50% del totale, un dato che conferma la continuità degli ultimi tre anni. Tuttavia, si nota un graduale spostamento dell’interesse degli operatori verso nuovi ambiti di investimento.
Il Nord Italia continua a essere il fulcro delle attività, con Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte che insieme rappresentano l’80% del mercato. Spiccano anche i contributi da Lazio e Marche. Tra i settori più attivi emergono ICT, prodotti industriali, leisure, beni di consumo e alimentare, con una buona diversificazione tra comparti. Inoltre, il 50% delle operazioni è stato concluso da operatori internazionali, confermando un trend consolidato negli ultimi anni.

Infine, sul fronte internazionale, si è rilevato un investimento diretto all’estero da parte di un operatore italiano in Gran Bretagna e due operazioni di add-on concluse da aziende italiane sotto la guida di un private equity in USA e Regno Unito.