Al 30 giugno si chiude il primo semestre del 2024 del Private Equity. Se già il 2023 sembrava un anno da record, con 194 operazioni effettuate, il 2024 sancisce un nuovo traguardo, registrando 38 operazioni a giugno (contro le 30 dello scorso esercizio) e raggiungendo quota 196 deals a chiusura del semestre.
Dall’analisi svolta si nota come ci sia una forte effervescenza del mercato, e di come queste attività risultano essere sempre più protagoniste nel sistema economico attuale.
Andando nello specifico, le operazioni di buy-out hanno rappresentato il 78% dei deals totali (75% nel 2023), con una buona presenza del comparto infrastrutture.

Le attività di add-on, in italiano operazioni di aggregazione aziendale, rimangono stabili con il 48%. Il Nord Italia rimane sempre il principale polo catalizzatore, con la Lombardia che copre il 33% delle operazioni e il Veneto che segue con il 14%, buona performance anche del Lazio con il 9%. A livello settoriale, i prodotti per l’industria rappresentano il 21%, il terziario il 14%, seguiti poi da alimentare, ICT, beni di consumo e cleantech con l’11%.

Si conclude con le attività internazionali rivolte alle aziende italiane, che rappresentano il 52% delle operazioni concluse.

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